venerdì 25 settembre 2015

Non è un fumetto per vecchi



L’episodio del ragazzino di cui ho raccontato qui non è stato l’unico caso in cui Honey ha “adescato” dei minorenni… =P La strega si è data da fare anche in altre circostanze e ci sono
un paio di cose, un’esperienza e una considerazione, che vale forse ancora la pena di fare.

Qualche mese dopo il Festival del Fumetto di Novegro, ero presente come standista a “Nera d'Inchiostro”, una manifestazione fumettistica che si svolge nel bellissimo borgo medievale di Narni, in Umbria.
Una ragazzina di 12 anni, Sara, voleva a tutti i costi il fumetto di Honey. Il papà era presente. Dopo aver sfogliato il volume, il padre ha dato il suo assenso.

A questo punto, come faccio sempre, ho preso il volumetto e l’ho dedicato alla giovane lettrice. A un certo punto, a dedica ultimata (quindi ormai il volume era bruciato), ho guardato la ragazzina. Ho sentito che non stavo facendo una cosa giusta, perché anche se entrambi (padre e figlia) avevano sfogliato il volume, forse si erano persi qualche cosa che avrebbe potuto cambiare il giudizio del genitore. E sebbene mi dispiacesse per la ragazzina, ho detto: “Sara, io ormai te l'ho dedicato… però devo chiedere una cosa a tuo padre, non volermene.” E ho spiegato, sia a lei che al papà, che nel fumetto era presente molta violenza, che c’erano contenuti forti, che non lesinavo lo splatter ecc.

Il papà non ha battuto ciglio dicendo che Sara guarda film horror e splatter, che disegna quelle cose là e che era tutto a posto. A quel punto consegnai il volume alla giovane lettrice, le feci scegliere uno dei due segnalibro che dò in omaggio con i volumi di Honey e la cosa è finita lì, con Sara che se ne andava tutta contenta. E con la strega che aveva trovato un’altra dimora e un’altra amica.

Succede anche questo.

Non c'è dubbio che i ragazzini di oggi siano bombardati di info e di materiale porno-violento molto più di quanto non lo fosse stata la mia generazione (io sono del 1972). Ovviamente il loro grado di maturità in merito dipende molto dalla famiglia, dalle amicizie e dal contesto nel quale vivono.

Me ne rendo conto quando guardo mia nipote che ha 7 anni. È come ero io a 12 anni.
Almeno 5 anni avanti! Parlo di capacità discorsive, di ragionamenti che fa, di relazione con il mondo, di tematiche che sente e che vede in TV.

È un argomento interessante… ma nonostante la precocità dei giovani, io continuerò a sconsigliare HONEY VENOM a chi ha meno di 14 anni (meglio ancora 16). Però ecco… possono esserci casi particolari e se c'è il consenso dei genitori e se sono sicuro che il lettore davanti a me è davvero interessato, che ha guardato bene le tavole e che è comunque deciso, allora procederò alla vendita.

Di fatto, HONEY è a casa di diversi minorenni (dai 14 ai 17 anni). Non è un fumetto pornografico o vietato ai minori.  Il bollino con scritto “18 - fumetti per adulti” che ho messo in copertina è più un vezzo che una vera indicazione. L’ho messo là perché sono un fan dei vecchi fumetti “pulp” erotici e dell’orrore che imperversavano in edicola fra gli anni ‘60 e gli anni ‘80. La dicitura “vietato ai minori” mi ricordava quei vecchi fumetti, cui sono debitore, e mi sembrava un omaggio da far loro. Mi sono accorto, poi, che è stato controproducente, perché molte madri hanno rifiutato ai figli di comprare il fumetto senza nemmeno sfogliarlo, solo per quella dicitura. I papà si sono dimostrati più aperti. Forse per via delle curve di Honey…

C’è anche da dire che io ero convinto che i miei fumetti non potessero interessare persone molto più giovani di me. Pensavo che solo chi avesse 30-40 anni oggi potesse apprezzare questo tipo di fumetto. Mi sbagliavo.

Il primo lettore “sconosciuto” che ho incontrato (fino ad allora i miei fumetti venivano letti solo dagli amici) si chiama Alessio. L’ho incontrato a Lucca un anno fa. MOLTO più giovane di me (anche se non minorenne). Rimasi stupito. È tutt’oggi uno dei fan più assidui della pagina Facebook di Honey. Incontrando i lettori che mi seguivano prima online e dopo in formato cartaceo ho scoperto il pubblico di Honey è molto vario. Ci sono i miei coetanei e anche persone più grandi. Ci sono giovani, giovanissimi e lettori d’ambo i sessi. Nel corso di questo 2015, l’anno in cui ho cominciato ad andare per fiere (grazie, Valerio!) e ad incontrare i lettori uscendo dalla mia “tana” misteriosa, ho avuto la prova ulteriore che il fumetto (anche il mio!) non ha età.

Perciò, sebbene i contenuti di HONEY VENOM continueranno ad essere per un pubblico maturo (come vedete dai work in progress nella foto), ho deciso che non posso essere io a giudicare a quale età si sia “maturi” per leggere le mie storie. E, sebbene continuerò a fare attenzione con i potenziali lettori giovanissimi, non avrò preconcetti culturali o fissazioni del tipo “questa citazione la può capire solo chi è nato prima di tale anno…” - che la citazione venga compresa o meno, la cosa importante è che ci si diverta.


Sono davvero grato a tutti i lettori, di tutte le età, a tutti coloro che si sono divertiti e che si divertono leggendo i miei fumetti.

4 commenti:

  1. Il fatto che tu ti faccia questi scrupoli è segno che sei un'autore serio, che ci tiene sia alla propria opera che ai propri lettori, e non uno di quelli a cui interessa solo vendere il proprio prodotto (per sete di soldi e/o di fama). ;)

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    1. Grazie Matteo!!!
      Io ci provo: il motore che mi anima è la passione, nient'altro.
      Grazie davvero per la stima!

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  2. Anche io mi faccio scrupoli sulle persone, diciamo sotto i 16 anni, ma è per colpa del fatto che chi è nato negli anni 70 ha ancora una mentalità particolare e votata alla protezione delle nuove generazioni, in effetti i ragazzi che oggi hanno 12 anni pensano come noi a 16 anni, ma ancora mi turba questa loro voglia di aver tutto e subito, comunque sia sono d' accordo con te ma lascio che siano i loro genitorri ad educarli e modulare ciò che sanno secondo le loro idee, anche se io avrei fatto diversamente. Comunque sei stato bravissimo in quel caso :)

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    1. Avere un'etica è importante.
      In fiera io non sono un venditore. Sono l'autore del fumetto. Naturalmente vendo il mio prodotto...ma non sono un commerciante. Con tutto il rispetto per i commercianti, ovviamente. Il mio scopo in fiera è quello di far conoscere il mio lavoro, di diffonderlo, di incontrare i lettori e di conoscerne di nuovi.
      Vendere o no, non passa fra i miei rischi, per parafrasare una famosa canzone di Francesco Guccini...

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