sabato 8 ottobre 2011

Presentazione

Buonasera.
Più di un anno fa ho iniziato a lavorare ad un nuovo fumetto della Figlia delle Tenebre, la mia <anti> eroina Honey Venom. Purtroppo, dalla data della sua nascita -dicembre 2003- ad oggi, Honey non ha ancora un fumetto completo all'attivo (eccezion fatta per i due "speciali" HoneyZ completati proprio alla fine dell'estate 2010).
Questa situazione è, francamente, intollerabile. Così, mi sono messo di buona lena a lavorare su una storia in quattro segmenti, chiamata "Crocevia della Morte".
La sceneggiatura prevedeva un prologo e così ho fatto. Ma mentre completavo il prologo mi sono reso conto che il mio stile era troppo laborioso. Volevo fare di questo fumetto il mio "capolavoro" e invece mi stavo solo rompendo la schiena, curvo sulle tavole a impazzire fra tratteggi assurdi.
Si, assurdi, perché un dilettante non ha davvero motivo -se vuole raccontare una storia in tempi accettabili- di mettersi a rifinire una tavola come se questa fosse parte del "Texone" di Magnus.
Ma il peggio, nella mia disorganizzazione, doveva ancora venire.
Mentre disegnavo il "Preludio", di fatto, avevo continuato a scrivere la sceneggiatura della storia principale. Una volta ultimata, ho iniziato a disegnarla. La mia decisione di modificare lo stile per semplificarmi la vita, purtroppo, aveva creato un divario mostruoso fra il Preludio e la storia seguente. Sia dal punto di vista grafico che da quello della narrazione. Man mano che scrivevo la sceneggiatura del corpo principale del fumetto, infatti, la storia alla quale il Preludio avrebbe dovuto fare da prologo era scivolata sempre più in là, in fondo alla scaletta degli eventi. In altre parole, nel progetto originario il Preludio doveva essere seguito subito dalla storia che introduceva, ma da come si erano evolute le cose, la sceneggiatura aveva preso una piega tale che le cose iniziavano a non incastrarsi più bene come avrei voluto.
Il dubbio amletico era: che fare del prologo, sul quale avevo lavorato tanto duramente?
Buttarlo in quanto inutile? Aggiungere delle tavole per dargli un senso compiuto e farne una storia a sé? Pubblicarlo così com'è, ovvero SENZA SENSO se scollegato dalla storia a cui doveva fare da introduzione? Anticipare quest'ultima storia era fuori discussione perché, essendo un pessimo autore, nel frattempo avevo già iniziato a disegnare la prima storia del Crocevia della Morte...e quindi avrei dovuto tenere in sospeso più di 30 tavole.
Totalmente inaccettabile. Anche perché quei pochi amici che leggono le mie orribili e sbilenche storie erano giustamente stanchi delle mie vaghe risposte e del mio ritardare continuamente l'uscita di un fumetto che, comunque, sarebbe stato ritardato in ogni caso.
Così ho iniziato a pensare a cosa fare e a come usare il prologo. Alla fine, ho deciso: ho scritto la sceneggiatura per qualche tavola aggiuntiva in modo da renderlo "meno peggio" e così ho bandito ogni indugio e ho preso la decisione di postare questa mia ennesima, ridicola storia. Spero che non me ne vogliate per i cambi di stile che noterete fra il prologo, le tavole aggiuntive e la storia principale.
Vorrei aggiungere una nota: chi ha letto HoneyZ sa quanto sia ridicolo quel fumetto. Disegnato su quaderni, direttamente a penna, senza preparazione, senza sceneggiatura, senza niente. Eppure ha funzionato. Ha divertito. E quello era il suo scopo.
Cosa ancor più importante, ha divertito me. E quando un autore amatoriale si diverte è la cosa migliore. Un dilettante non percepisce denaro per quello che fa e che poi condivide con gli altri. Quindi il suo divertimento, il suo dilettarsi, appunto, è la chiave per la riuscita di un fumetto perlomeno accettabile.
Così mi sono chiesto: cosa aveva reso HoneyZ così semplice da disegnare, a parte il fatto che era fatto a braccio?
Semplicissimo: avevo ritirato fuori un ingrediente che era presente nei miei primi fumetti, ma che avevo soppresso nei lavori che ho fatto dagli anni '90 in poi: l'umorismo e il senso del grottesco. Il grottesco lo devo sicuramente a Go Nagai, che considero il mio mentore ideale per quanto riguarda la realizzazione di fumetti. Ma il mix di umorismo e senso del grottesco risale a quando ero bambino, ed è dovuto alle scorpacciate che facevo dei fumetti presenti sulla rivista LINUS che comprava mio padre. In quelle riviste leggevo continuamente le storie di Popeye -le originali di Segar- e GionniPeppe, un assurdo personaggio di Jacovitti. Andavo pazzo per quei fumetti, che leggevo nei pomeriggi sonnacchiosi che passavamo nella "casa al mare", a Ostia.
A Rocca di Papa, la casa "in montagna" invece, mi trovavo a leggere i fumetti che portavano i miei zii. Ed erano Alan Ford di Magnus & Bunker e Tex, di Bonelli (non ricordo quali fossero i disegnatori, ma credo fossero storie di Gianluigi Bonelli, perché erano albi molto vecchi).
Oltre ai suddetti, io da bambino ero un fan sfegatato di Nick Carter di Bonvi. E tanto del grottesco che è presente nei miei fumetti -mi rendo conto- è certamente derivato dalle letture di quei tempi. Uno strano, impossibile cocktail che, da Nagai a Bonelli mi ha portato a tirare fuori quello che vi accingete a leggere.

6 commenti:

  1. Alé: in bocca al lupo e buon divertimento!

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  2. Era ora che la Rossa tornasse un po' online! Ormai ho dimenticato come disegni (falso) e quasi non ricordo più le lande dell'Ultimo Orizzonte (ancora più falso).

    Tanti baci!

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  3. Sono molto contento!! Non vedo l'ora di leggere questo tanto atteso prologo.. Ma non dimenticare che Honey ha anche un conto in sospeso con dei maledetti camboggiani, io sono un fan accanito di HoneyZ e quindi, non dimenticarlo... Cio.

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  4. @Spiritello Fran: e CREPI IL LUPO!
    SI, mi sto divertendo. Se non ci fosse Honey in questi brutti giorni...
    ...e se non ci fossero gli amici! =)
    Beh, Honey è anche amica mia, no?

    @Valerio: sei un falsone, meno male che lo riconosci da te. Però hai ragione, era ora che tornasse in circolazione. E ho scoperto che mi fa un gran bene condividere quello che faccio. Baci di rimando!

    @Palestrione: la mia gioia è SOMMA nel vederti qua sul blog dei deliri honeyani. Per HoneyZ dovrai aspettare... non faccio in tempo a far uscire un albo come feci l'anno scorso, che uscì ad Halloween. Ma chissà che non riesca a fare qualcosa per il suo compleanno...che guarda caso cade... a Natale! =)

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  5. Mi averebbe fatto davvero piacere leggere HoneyZ. Spero di avere maggior fortuna con questo e nel contempo ti auguro di trovare un modo adeguato di proporre la tua storia!

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  6. @Archmage: Guarda, credo che se scansionassi HoneyZ verrebbe fuori uno schifo... inoltre è denso di un umorismo non-sense, grottesco e anche "pecoreccio"... però se ti interessa, vedrò cosa posso fare. Magari il numero 1, "La Palude degli Zombi"...

    Ti ringrazio per essermi venuto a trovare e per aver deciso di seguire questo Blog. Domani voglio fare un po' di lavori in corso e di aggiungere un po' di link, fra cui il tuo.
    Vedrai che in questo fumetto ci troverai tante cose che richiamano AD&D...
    Grazie ancora, spero che le avventure di Honey non ti deluderanno!

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