La matita di Spectrum
morbide seduzioni
di
Francesco L.P.016
Gli ingredienti de “La cosa che striscia
dall’inferno”, ma più in generale di tutti i lavori di Spectrum, sono i
seguenti, in ordine sparso: eroine ribelli dalle languide, generose forme,
mostri talvolta bizzarri, ambientazioni fantasiose e dettagliate, universi
caotici dominati da umani che di umano hanno ben poco; armi e scontri fatali,
appetiti sessuali assortiti.
Scritto così sembra qualcosa partorito dalle storiche
firme di Leone Frollo, Rubino Ventura (al secolo Giorgio Pederiali), Balzano
Birago o Renzo Barbieri, vero? I gloriosi autori del fumetto sexy anni ’70
italiano, quelli di “Zora la Vampira”, di “Lucifera” o delle irriverenti
riletture di “Biancaneve”.
Beh, è così e, al tempo stesso, non lo è.
Honey Venom non è certo il tipo che si fa spaventare da aberrazioni mostruose... |
Non immergetevi nelle sue pagine cercando la donna
oggetto, insomma, o l’orribile “femmina” monodimensionale che gode di uno
stupro, come ahimè se ne vedevano (e se ne vedono ancor oggi) a iosa in quel
tipo di storie indirizzate esclusivamente a un pubblico maschile dagli ormoni
elettrizzati, e neppure una trama in cui tutto viene lasciato all’estro del
disegnatore di turno.
Restereste delusi.
Spectrum tratteggia da tempo (è un autore che viene
dalla gavetta, da anni e anni di frequentazione del fumetto underground, seppur
da sempre seguito da un’appassionata schiera di seguaci) un mondo perfettamente
coerente e dettagliato, dove ogni aspetto, anche il più fantasioso, vive in un
microcosmo assolutamente funzionante e speculare della creatività del suo narratore: le eroine di Spectrum sono vive,
pensanti, seducenti: hanno valori, talvolta irrimediabilmente funzionali
all’epoca o alla storia che stanno vivendo, obiettivi, passioni. Pulsano,
pagina dopo pagina, con ritmi ora indiavolati ora più riflessivi, attirandovi
in una ragnatela di luoghi, trame e personaggi ai quali non riuscirete più a
sfuggire.
La protagonista de “La cosa che striscia dall’inferno”
è una strega e assassina che abita un mondo fantasy non stereotipato (niente
cose tipo: nel bosco ci sono gli elfi, sulle montagne i nani), nel quale vivere
la propria sessualità (è lesbica) può portare a
un’esistenza da reietta condannata da grigi, laidi benpensanti.
Elyss, la bellissima fidanzata di Honey, è una maga e una veggente. |
I personaggi ivi presenti non sono quasi mai quelli
che ci si aspetterebbe di vedere, aprendo un fumetto contemporaneo: non sono
cavalieri o paladini, non cavalcano la gloria, non finiscono sugli albi di
Storia. Spesso sono l’esatto contrario, il contrappasso degli eroi senza
macchia e senza paura che siamo abituati a leggere in certi filoni
narrativi.
Non vergognatevi, dunque, se anche voi finirete per
innamorarvi perdutamente di uno dei personaggi che popolano il bilanciatissimo
microcosmo di Spectrum.
Non siete i primi.
Non
sarete gli ultimi.
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